FUNZIONAMENTO
A differenza delle monete complementari finora proposte come Statonote in Euro, Minibot, Crediti Fiscali o altre, questa ipotesi ha due particolarità, una è che è solo elettronica l'altra è che funziona solo insieme all'Euro, cioè sul circuito elettronico 1,00 Euro sarebbe composto per legge da “x” centesimi di Euro e “y” centesimi di Lira.
Questo "Euro elettronico" così composto lo chiamerò “EuroLira”.
Ogni cittadino/azienda sul conto corrente avrebbe, oltre al conto in Euro, un conto in Lire ma la movimentazione sul circuito nazionale sarebbe in EuroLire.
Esempio, ammettiamo che x ed y siano fissati come x = 95/100 ed y = 5/100, se io vado a comprare una pizza che costa 10 Euro la posso pagare in contanti e la pagherò con monete/banconote per un totale di 10 euro, se le pago con una carta in automatico mi verranno prelevate 9,50Euro e 0,50Lire.
Quindi ricapitolando, abbiamo:
1 Euro (contanti) = 1EuroLira (circuito elettronico)
1 EuroLira = x /100 Euro + y/100 Lire (x e y definite periodicamente dal Tesoro tale che x+y=100)
Tutti i trasferimenti in Italia sul circuito elettronico, carte di credito/debito, bonifici, assegni, sarebbero regolati in EuroLire, eccetto per il rimborso dei titoli di stato che saranno regolati sempre e solo in Euro.
STATONOTE CARTACEE
Sebbene la Lira così introdotta sarebbe solo "elettronica" andrebbero introdotte delle statonote cartacee EuroLire andando così a ridurre quanto più possibile, se non a sostituire, la circolazione delle banconote in Euro in modo da avere la stessa unità di conto sia per il denaro contante che sul circuito elettronico.
IMMISSIONE DELLA LIRA
Per quanto riguarda l’immissione delle Lire andremo ad individuare quattro differenti soluzioni:
1) Restituzione in Lire delle tasse pagate in Euro
2) Spesa pubblica in EuroLire
3) Conti di deposito in EuroLire
4) Mercato cambio Euro-Lire
1) Restituzione in Lire delle tasse pagate in Euro
Ogni volta che un cittadino o una impresa paga una tassa in Euro lo Stato gli accredita una certa percentuale in Lire.
2) Spesa pubblica in EuroLire
Fino a quando la quota in Lire della spesa pubblica non derivi integralmente dalle tasse andranno immesse nuove Lire create dal Tesoro .
3) Conti di deposito in EuroLire
Ogni cittadino avrebbe un conto presso il Tesoro dove depositare i propri risparmi e con il quale riceverebbe gli interessi in Lire (anche qui create dal Tesoro se non sufficiente la quantità derivante dalle tasse).
4) Mercato cambio Euro-Lire
Al fine di permettere un funzionamento il più efficientemente possibile si creerà un mercato dove poter scambiare le Lire in modo da permettere a chi, cittadino o azienda, non avesse Lire in quantità sufficiente al rapporto sopra citato di poterle acquistare da chi ne avesse in eccesso.
La liquidità del mercato sarebbe garantita sempre dal Tesoro che fornirebbe una quantità necessaria di Lire al cambio 1:1 .
EFFETTO SULLE FINANZE PUBBLICHE
Ad ogni emissione di Lire si ha che nelle EuroLire la quantità “y” di Lire aumenta di una certa quantità y1 e quindi lo stato successivamente risparmierà una quantità corrispondente x1=y1 di Euro con il quale ridurre il debito pubblico o coniare nuove EuroLire con le quali aumentare la spesa pubblica per fare investimenti o assunzioni, senza aumentare il deficit o le tasse.
EFFETTO SULLE IMPORTAZIONI DI BENI E SERVIZI
Le merci importate sarebbero soggetto ad un aumento dei prezzi in quanto non si potrebbero usare le EuroLire per pagamenti transfrontalieri ma soltanto gli Euro costringendo gli importatori a rivolgersi al mercato cambio per trasformare le proprie Lire in Euro
EFFETTO SULLE ESPORTAZIONI DI CAPITALI
Stesso discorso sui beni e servizi importati lo si può applicare alla movimentazione di capitali verso l’estero, e le stesse pensioni avendo una quota sempre crescente in Lire e decrescenti di Euro farebbero diminuire i vantaggi dal trasferimento all'estero dei pensionati.
PROBLEMI E SOLUZIONI
Per l'importazione di gas, petrolio o materie prime si dovrà comunque fare ricorso all'Euro e l'introduzione delle EuroLire potrebbe indurre un deletereo effetto inflattivo, per ovviare a ciò la soluzione potrebbe essere che il Tesoro, relativamente alla vendita di materie prime ed energia da parte degli importatori sul mercato nazionale, converte la relativa quota “y” di Lire in Euro al cambio di 1:1 indipendentemente da quale che sia il rapporto di cambio Euro-Lire vigente in quel momento.
Questa soluzione potrebbe essere applicata anche al rimborso dei prestiti bancari.
LOTTA AL RICICLAGGIO, ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA ED AL NARCOTRAFFICO
I contanti in EuroLire frutto di attività illegali sarebbero difficilmente "ripulibili" e comunque non tramite attività o banche straniere.
In particolare l'acquisto di stupefacenti sarebbe fortemente contrastato in quanto i proventi dello spaccio in Italia sarebbero in EuroLire ma le partite di droga del narcotraffico internazionale andrebbero saldate in Euro o Dollari. Stesso discorso per l'acquisto di armi.
Le mafie straniere non potrebbero reinvestire nei paesi d'origine i proventi delle attività illegali effettuate in Italia. Allo stesso modo sarebbe impedito l'importazione di prodotti cinesi che, sfuggendo alla dogana, vengono poi rivenduti in nero dalla comunità cinese la quale dopo gira i proventi verso la madre patria sfuggendo anche al fisco.
Le attività dei Money Trasfert sarebbe sostanzialmente resa impossibile.
CONCLUSIONI
Questa ipotesi di moneta avrebbe, come tutte le proposte di monete complementari, il vantaggio per lo Stato di poter disporre di una moneta non a debito ma con la differenza che non si creerebbe una doppia circolazione ( come succederebbe con i Minibot o le Statonote in Euro per i quali ci sarebbe il rischio, se non la certezza, di creare una moneta di minor pregio che non tutti accetterebbero, e chi li dovesse accettare sarebbe indotto a liberarsene il più velocemente possibile non facendola circolare in maniera ottimale, e quindi, con il rischio anche di creare buchi nel bilancio in Euro dello stato ).
Lo Stato, avendo la spesa in EuroLire, ogni volta che emette Lire si ritroverebbe una pari quantità di Euro in surplus con i quali o abbattere il debito o coniare nuove EuroLire per fare investimenti ed assunzioni senza però fare deficit.
L'introduzione della Lira ed il passaggio all'EuroLira aumenterebbe la liquidità del sistema, diventerebbe un modo per rendere più conveniente produrre in Italia, i movimenti di capitali verso l’estero sarebbero scoraggiati, e quindi un conseguente miglioramento della bilancia dei pagamenti.
Alla lunga sarebbe la quantità in Euro ad essere complementare alla Lira che tornerebbe di fatto ad essere la valuta nazionale. In pratica questo sarebbe un modo per ritornare alla Lira senza però uscire dall'Euro.
Il Debito Pubblico, il Target2 ed il commercio estero rimarrebbero in Euro.
Contatto Telegram: @gdileva

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